La prima opera
di Munch in cui appare compiutamente assimilata l'influenza di Gauguin è
Melanconia (1981).
All'angolo della tela e in primo piano il personaggio appare chiuso dentro i
contorni di una massa scura che esprime la sua introversione e il suo isolamento,
ma le sfumature giallo-verdi del volto sono le medesime tinte solforose e tristi
del paesaggio velato di viola luttuoso, come se quei colori e le linee ondulate
non fossero che l'emanazione di quell'uomo solitari, e persino la coppia sul
fondo non fosse che una visione evocata dal suo raccolto tormentato. Sonorità
del colore e della linea sono già la cifra del suo stile.
In un gentile intaglio si tende laggiù contro l'acqua quieta, con piccole
interruzioni discrete , il tetto della casa e un albero. Fuori sull'acqua c'è
una barca parallela all'orizzonte: una magistrale ripetizione della linea sul
fondo.
Il quieto andamento orizzontale dà quindi concretezza visiva alla continuita
desolata del sentimento della melanconia.